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Disassuefazione

Terapia a lungo termine

  • Al termine di una disintossicazione, per tutte le persone coinvolte (paziente, famiglia, medica o medico curante, datrice o datore di lavoro) si pone il problema di come procedere con il trattamento della dipendenza. Se non vi è un seguito, aumenta il rischio che le vecchie abitudini di consumo riprendano il sopravvento.
  • Importante è discutere assieme alla/al paziente sul da farsi, col maggior anticipo possibile. Occorre soprattutto chiarire se la disintossicazione sia, in sé, sufficiente oppure se siano necessari altri interventi di aiuto per raggiungere l’obiettivo prefissato.
  • Per riuscire a mantenere l’astinenza o per lo meno un consumo controllato, una prevenzione delle ricadute può essere indicata. In tal caso, si può prevedere tanto un quadro ambulatoriale quanto un quadro residenziale.

Terapia residenziale

  • Quest’ambito offre tutta una gamma di soluzioni diverse, la cui durata può variare anche di molto, ma che di solito va dai 3 ai 4 mesi. Di norma, in caso di comorbilità la terapia può anche essere prolungata. Oggi, tuttavia, è raro che siano proposte terapie riabilitative a lungo termine (1- 2 anni).
  • Un ricovero è indicato se la persona:
    • presenta seri disturbi fisici, psichici (ad es. gravi malattie psichiche quali disturbi della personalità, depressione, disturbi d’ansia) o sociali;
    • il suo ambiente sociale non offre un sostegno sufficiente;
    • non è integrata professionalmente;
    • non ha dimora fissa;
    • è più volte ricaduta in fasi alcoliche durante precedenti trattamenti ambulatoriali o regimi semiresidenziali;
    • presenta le condizioni cognitive e neuropsicologiche adatte, è pronta ad affrontare attivamente una fase di cambiamento e ha una buona capacità introspettiva.
  • Di norma, prima di una terapia residenziale ha luogo un colloquio nel quale si illustrano alla/al paziente il programma di trattamento e le condizioni. La/Il paziente dev’essere in grado di esprimere le sue aspettative, i suoi obiettivi e i suoi desideri.
  • L’efficacia della terapia residenziale in caso di alcoldipendenza è stata provata innumerevoli volte. Studi di catamnesi hanno provato che la riduzione del consumo o l’astinenza, il reinserimento sociale e professionale e la gioia di vivere della/del paziente sono fattori che influiscono positivamente sulla terapia residenziale e che sono correlati con la sua durata.

Attraverso la banca dati delle offerte di aiuto www.indexdipendenze.ch, publicata da Infodrog, si possono vagliare le diverse offerte terapeutiche residenziali.

Terapia semiresidenziale

  • Questo tipo di soluzione, proposto ad es. da cliniche diurne, si rivolge a persone alcoldpsicologipendenti che, una volta terminata la disintossicazione, vogliono vivere in astinenza ma che non sono mai state in grado di raggiungere questo obiettivo autonomamente e hanno pertanto bisogno di un’assidua assistenza terapeutica in un quadro parzialmente protetto. In tal modo riescono anche a mantenere un legame con il loro ambiente sociale.

Terapia ambulatoriale

Accanto alle visite regolari assicurate dalla medica o dal medico generalista sarebbe opportuno prevedere altre misure di sostegno. Per aiutare la/il paziente a mantenere un’astinenza a lungo termine si può prendere in considerazione un supporto farmacologico. Qui di seguito, alcune possibilità:

  • Gruppi di follow-up: diverse strutture, in particolare cliniche specializzate nella cura delle dipendenze, organizzano riunioni di questo tipo, per permettere alle persone di condividere le loro esperienze e garantire in tal modo una prevenzione delle ricadute.
  • Continuare il trattamento a livello ambulatoriale: se si prosegue un approccio individualizzato presso un centro specializzato oppure presso una psicologa o uno psicologo, ciò che conta è che non vi sia un’interruzione tra la fine della disintossicazione e il seguito ambulatoriale.
  • Gruppi di autoaiuto: secondo i bisogni individuali, ma soprattutto al termine di una disintossicazione, l’adesione a un gruppo di autoaiuto può essere particolarmente utile. Nel gruppo si condividono le esperienze, si discute dei propri problemi e ci si offre reciprocamente sostegno.
  • Struttura diurna e/o posto di lavoro: queste offerte hanno un comprovato influsso positivo sul successo di un trattamento. Nel pianificare la terapia, occorre prevedere con un certo anticipo la ricerca, nel caso di una/un paziente disoccupata/o, di un posto di lavoro, ad es. in collaborazione con un centro specializzato.
  • Appartamenti protetti: una soluzione alla quale ricorrere quando la/il paziente non ha le risorse per affrontare la vita di tutti i giorni, così da permetterle/gli di vivere, a lungo termine o temporaneamente, in un quadro protetto.

Attraverso la banca dati delle offerte di aiuto www.indexdipendenze.ch, publicata da Infodrog, si possono vagliare le diverse offerte terapeutiche a livello ambulatoriale.

 


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