In linea di massima è possibile distinguere due gruppi di pazienti:
persone che consumano esclusivamente cocaina. In questo caso si tratta dunque di monoconsumo, anche se va precisato che l’alcol ha sovente una funzione scatenante. Queste persone di solito sono integrate nella società e non hanno problemi finanziari;
persone che consumano parallelamente oppioidi: queste, invece, sono sovente marginalizzate o completamente allo sbando.
Rispetto alle persone dipendenti da oppioidi, chi consuma esclusivamente cocaina vive un’altra situazione sociale e ha altre necessità:
ha bisogno di una consulenza e di una terapia diverse;
reagisce meglio a forme di terapia molto strutturate (condizioni quadro particolari, supporti specifici, coinvolgimento delle persone di riferimento, accompagnamento medico e psichiatrico, interventi basati su principi di teoria cognitiva);
per prevenire le interruzioni e garantire una buona adesione alla terapia, un approccio di questo tipo richiede diversi adattamenti alla situazione individuale.
Per le persone che consumano eroina e cocaina, l’eroina resta la principale sostanza di riferimento e la dipendenza da oppioidi è il problema principale:
nelle terapie sostitutive a base di oppioidi il consumo di cocaina è sovente un importante fattore di disturbo.
Obiettivi della/del medica/o generalista
Informare la/il paziente, indicando gli accorgimenti per ridurre i rischi.
Capire a quale dei due tipi di paziente cocainomane appartiene.
Pianificare il seguito e proporre una terapia diversificata (esterna). In tal caso è consigliabile collaborare con un centro specializzato nell’aiuto alle persone dipendenti.
Trattare il consumo di altre sostanze (ad es. alcol).
Metodo
In queste pagine la/il medica/o generalista può trovare, presentate sotto forma di casi tipo, schede di approfondimento attente soprattutto agli aspetti pratici, che sono già state messe alla prova con buoni risultati. Dove possibile, figurano anche i riferimenti scientifici.
