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Conseguenze somatiche

  • In Svizzera muoiono ogni anno a causa del fumo 9'500 persone, ossia il 15% di tutti i decessi.1  Ciò equivale a più di 26 casi di decesso precoce al giorno. Un quarto di questi casi riguarda persone che non hanno ancora compiuto 65 anni.
  • Le cause principali dei decessi provocati dal tabagismo sono diversi tipi di tumore (42%), malattie cardiovascolari (39%) e malattie delle vie respiratorie (19%). Le principali singole cause di decesso sono tumore al polmone (27%), patologie coronariche (15%) e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO, 15%).1
  • Il consumo cronico di tabacco favorisce lo sviluppo di numerose malattie, dovute essenzialmente a processi infiammatori. Tra queste figurano infezioni respiratorie, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), malattie cardiovascolari e vasculopatie cerebrali, carcinomi che colpiscono l’orofaringe, i polmoni e la vescica (Singer et al. [ed.] 2011, 236/7).
  • In caso di broncopneumopatia cronica ostruttiva BPCO, il fumo provoca un’infiammazione persistente delle vie respiratorie periferiche che, a sua volta, induce un aumento della secrezione di muco e un restringimento delle vie respiratorie, con lesioni del tessuto polmonare e una diminuzione della superficie destinata allo scambio gassoso. L’insufficienza respiratoria aumenta, la capacità respiratoria diminuisce, insorge tosse produttiva e le vie respiratorie sono maggiormente soggette a infezioni. La BPCO può influire negativamente anche su altri organi (debolezza muscolare, osteoporosi, sindrome metabolica ecc.). Il decorso può essere arrestato solo smettendo di fumare. Interventi farmacologici (preparati da inalare) e non (riabilitazione ambulatoriale) possono attenuare i sintomi e migliorare la qualità di vita.
  • Gli uomini che fumano corrono un rischio due volte maggiore di soffrire di patologie generiche del sistema vascolare, che causano malattie quali ictus cerebrale, arteriopatie obliteranti periferiche o glaucomi. Le donne che fumano corrono un rischio tre volte maggiore.
  • L’alcol e la nicotina potenziano reciprocamente il loro effetto nocivo (Singer et al. [ed.] 2011, 286).
  • Il fumo è associato a un rischio notevolmente più elevato di contrarre una quindicina di diversi tipi di tumore. Nelle persone che fumano il rischio di tumore è doppio o addirittura triplo rispetto alle persone che non fumano. Il consumo di sigarette è associato in particolare a tumori dell’esofago, del polmone, del pancreas, della vescica nonché del tratto gastrointestinale superiore e inferiore (Fiore 1992, cit. in Singer et al. [ed.] 2011, 243).
  • Il fumo riduce gli effetti auspicati della chemioterapia e di altre terapie oncologiche (fonte: www.at-svizzera.ch).
  • Le persone adulte che fumano muoiono in media 11.5 anni prima di quelle che non fumano. Negli uomini il fumo causa l’89% di tutti i decessi per tumore al polmone, nelle donne il 72% (questa tendenza è in forte aumento). Chi fuma corre un rischio quattro volte maggiore di morire a causa di una malattia cardiaca.1
  • Le persone che fumano e che devono subire un intervento chirurgico devono aspettarsi una convalescenza più difficoltosa nonché più complicazioni rispetto a chi non fuma (ad es. infezioni e problemi di cicatrizzazione). Se l’intervento chirurgico è stato pianificato, è consigliabile smettere di fumare per tempo. Smettendo di fumare quattro settimane prima dell’intervento, le complicazioni perioperative diminuiscono significativamente. L’ideale, tuttavia, è smettere di fumare almeno sei settimane prima dell’intervento.

Per ulteriori informazioni sulle conseguenze del consumo di tabacco rimandiamo al sito di Dipendenze Svizzera.

1Junker Christoph, Tabakbedingte Todesfälle in der Schweiz, 1995 – 2012 / Les décès dus au tabac en Suisse entre 1995 et 2012. Ufficio federale di statistica, Neuchâtel 2015

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